Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce alle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità, con patologie in atto o in conseguenza di malattie, percorsi assistenziali nel proprio domicilio. Questi servizi sono denominati “cure domiciliari”.
Non tutte le cure domiciliari sono uguali. Le modalità di erogazione, in particolare, sono diverse. Dipende dal bisogno di salute dell’assistito e al livello di intensità, complessità e durata dell’intervento assistenziale. Per questo si distinguono alcune tipologie di cure domiciliari:
– Assistenza domiciliare programmata (ADP)
– Assistenza domiciliare integrata (ADI)
– Ospedalizzazione domiciliare
In questo articolo ci concentriamo sul secondo caso, quello dell’ADI. In che cosa consiste? Il servizio fornisce prestazioni socio-sanitarie gratuite riservate a persone con patologie croniche in fase avanzata e con elevati livelli di dipendenza e di non autosufficienza. Il fine è quello di favorire la permanenza del paziente al proprio domicilio, evitando il ricovero.
L’intervento consiste nell’erogazione di prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali presso la propria abitazione. Il cittadino che necessita di assistenza deve rivolgersi al proprio medico di famiglia il quale, valutate le condizioni cliniche, decide per l’attivazione del servizio.