Nel Comune di Albano S. Alessandro, e precisamente in Piazza Caduti 3, si trova, presso la “Casa delle associazioni”, la Casa Famiglia. Si tratta di un centro diurno assistenziale nato per accogliere soggetti anziani o altamente fragili che necessitano di aiuto e protezione per poter vivere, ancora nella propria casa e nel proprio territorio, senza dover ricorrere a forme di istituzionalizzazione. La casa famiglia rappresenta un concetto di domicilio esteso al Paese e alla comunità, in cui un soggetto ha vissuto e continua a vivere, nonostante le proprie fatiche, ad essere autonomo. Inoltre il servizio rappresenta una forma di aiuto ai “care giver”, i familiari che si prendono cura del paziente.

Il servizio è aperto tutto l’anno, ad esclusione delle festività, dalle ore 8 alle ore 18, dal lunedì al venerdì. Durante la permanenza in casa famiglia gli ospiti possono consumare pranzo e cena. Dal punto di vista operativo, l’assistenza agli ospiti è garantita da personale ASA (ausiliario socio assistenziale) in un rapporto di un operatore ogni cinque utenti. Al massimo possono essere ospitati dieci utenti contemporaneamente, con la possibilità di inserimenti part-time/full time, a seconda delle esigenze del soggetto e dei suoi familiari. È presente anche un infermiere professionale, per la predisposizione e il controllo dei farmaci e delle condizioni di salute, per quattro ore alla settimana. Numerosi sono anche i volontari che collaborano alla gestione del servizio; tra questi anche ragazzi in servizio civile ed eventuali lavoratori socialmente utili.

Il servizio è nato per tre ragioni diverse. Primo: garantire l’assistenza a chi ha bisogno di un aiuto, anche per diverse ore, nell’arco della giornata. Secondo: mantenere comunque il livello di autonomia dell’ospite, che continua a vivere a casa propria. Terzo: dare una mano concreta alle famiglie.
Ecco alcune domande tipiche che rivolgono alla Bottega della domiciliarità riguardo questo servizio.
Chi può accedere al servizio? Possono accedervi gli anziani o i soggetti fragili che si trovano in uno stato di totale o parziale autosufficienza.
Come usufruire di questo servizio? L’inserimento può avvenire su richiesta dell’interessato, dei suoi parenti o su segnalazione di altri servizi socio-sanitari (aziende ospedaliere) nonché di cittadini in genere. Possono accedere al servizio anche cittadini non residenti, pagando una quota differenziata.
Fatta la richiesta, che cosa succede? La responsabile del Servizio Sociale del Comune di Albano S. Alessandro, dopo una valutazione professionale tramite colloqui e visite, verifica l’opportunità o meno dell’inserimento.
Quanto costa il servizio? Il servizio prevede una quota di compartecipazione da parte dei cittadini, definita in base alle fasce ISEE e compresa tra 370 e 450 euro mensili, a cui va aggiunta la quota del pasto consumato, anch’essa definita in base alle’ISEE di appartenenza e compresa tra 4,73 e 6,82 euro.
Quali attività svolgono gli ospiti durante la giornata? Le attività previste dalla struttura sono mirate al mantenimento o miglioramento delle abilità residue, alla “cura di sé”, all’ igiene della persona. Sono attività di tipo laboratoriale, di aggregazione e di animazione. Qualche esempio? Lettura del giornali, gioco delle carte, racconti di storie personali e autobiografie, disegno e scrittura, laboratori musicali, parrucchiera e gite. Fondamentale è l’aspetto di integrazione territoriale: sono infatti previste uscite accompagnate da operatori e volontari, l’uscita fissa in pasticceria e la partecipazione alle attività della parrocchia.

Per qualsiasi informazione su come accedere al servizio, potete rivolgervi agli uffici della “Bottega della domiciliarità” in via G. Giovanni Bosco, 5 (accanto alla RSA) a Seriate, previo appuntamento telefonico: 035.0600195.